Cinque persone sono state condannate a morte in Arabia Saudita per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto nel consolato saudita a Istanbul nel 2018. Lo ha annunciato la procura di Riad.
Nessuna accusa per Saud al Qahtani, stretto consigliere ed ex responsabile per la comunicazione sui social media del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
Tuttavia, secondo le indagini condotte dall’Onu, ci sono “prove credibili” di responsabilità individuali sia del principe che del suo consigliere.
Mohammed bin Salman ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio, ma a ottobre ha detto di assumersi, come leader saudita, la piena responsabilità ‘politica’ della morte di Khashoggi.