Gibuti, uno dei paesi più piccoli dell'Africa, è diventato il "partner strategico" della Cina. I cinesi, che hanno già messo su una base militare e un porto, stanno ora costruendo una zona di libero scambio, che si è accreditata rapidamente come la porta di Pechino verso il continente africano.
I bulldozer stanno demolendo il terreno roccioso, che ospiterà fabbriche, magazzini, edifici per uffici e hotel: una città costruita da zero, che arriva fino al mare, pensata come un invito di 48 chilometri quadrati per gli investitori da tutto il mondo.
Gibuti con i suoi 23.000 km² di estensione è uno dei paesi più piccoli in Africa, ma da alcuni sogna di diventare con l'aiuto della Cina una piccola Singapore. Intanto il paese si è trasformato in un laboratorio sullo spostamento globale del potere da occidente verso oriente. Il futuro ha gli occhi a mandorla, anche se l'Europa e gli Stati Uniti restano luoghi di riferimento.