Il nuovo presidente della Bolivia è Luis Arce, il candidato del Movimento al socialismo (Mas) che dovrebbe avere la maggioranza dei seggi sia alla Camera sia al Senato.
Nato a La Paz il 28 settembre 1963 e una laurea in economia, Luis Alberto Arce Catacora ha lavorato fra il 1987 e il 2006 nella Banca centrale di Bolivia, prima di ricoprire per due volte il ruolo di ministro dell’Economia nei governi guidati da Evo Morales dal 2006 al 2017 e nel 2019.
Poi sono iniziati i 12 mesi che hanno cambiato tutto nel paese sudamericano, cominciati con lo scettro del potere tolto a furor di popolo a Evo Morales. Il Paese andino incuneato tra Argentina, Cile, Perú, Paraguay e Brasile ha quindi visto la fuga del leader socialista (prima in Messico poi in Argentina) che era riuscito a sostenere una crescita economica sorprendente in un continente travolto dalla crisi.
Sono seguiti la rivolta della classe media e alta, l’intervento dell’esercito con un golpe strisciante, la presidenza transitoria di un blocco reazionario animato da un desiderio di rivalsa e di vendetta, il ciclone della pandemia che ha colpito 139 mila persone e provocato più di 8 mila vittime.
Fino alla vittoria di Luis Arce che ha promesso di risollevare le sorti dell’economia boliviana.