Perché la Russia nel mondo detiene un potere rilevante pur non rappresentando una potenza economica in assoluto? Le statistiche dicono che nel 2017 il Pil russo è stato 1.469 miliardi di dollari, vale a dire circa il 12% in più della somma di quello del Belgio (491 mld) e dei Paesi Bassi (824 mld): eppure il peso della Russia sullo scacchiere internazionale è molto più rilevante.
Gli Stati Uniti nel 2017 hanno raggiunto 19.362 miliardi di dollari di Pil: 13 volte quello della Russia. L’economia cinese è 8 volte più grande rispetto a quella russa, che diventano 12 nel caso dell’Unione europea nel suo complesso. Il peso economico del Paese di Putin è però molto più alto rispetto a queste cifre.
Al tempo dell’Impero Sovietico la Russia ha costruito un arsenale nucleare che, insieme a quello degli Stati Uniti, garantisce una posizione unica al mondo, vale a dire quella di “Mutually Assured Destruction” (Mad): in caso di attacco nucleare avrebbe la possibilità di distruggere completamente l’avversario. Grazie a questa capacità potenziale la Russia conta moltissimo.
Un altro aspetto che rende forte il Paese di Putin è il suo essere un importante fornitore di materie prime, tra cui petrolio e gas, per l’Europa: grazie a questa leva economica, ad esempio minacciando di chiudere i rubinetti, può esercitare pressioni su un buon numero di stati europei. Tuttavia se i paesi europei troveranno altre fonti di approvvigionamento energetico questo potere verrà ridimensionato, anche perché la Russia non detiene il monopolio del petrolio e del gas.
L’Ue ha un potere economico che non è convertito in potere politico-militare in quanto non ha un proprio esercito, ma la difesa è demandata agli Stati nazionali: se i Paesi dell’Ue unissero le loro capacità militari creando un’Unione di difesa credibile la questione sarebbe diversa. In definitiva la Russia è così potente anche perché l’Europa, disunita dal punto di vista militare, le garantisce quel potere.