Oltre un terzo delle emissioni di anidride carbonica e metano, i cosiddetti gas serra, è stata prodotta da appena 20 colossi internazionali del settore oil&gas. Nel complesso si parla di 480 miliardi di tonnellate di CO2, pari al 35% di tutte le emissioni da combustili fossili prodotte su scala globale dal 1965 al 2017.
Sul “podio” svettano la compagnia nazionale saudita Saudi Aramco (il 4,38% del totale), la multinazionale statunitense Chevron (il 3,2% del totale) e la russa Gazprom (3,19%), responsabili da sole di più di un decimo delle emissioni generate su scala internazionale negli ultimi 50 anni circa.
I dati emergono da un report pubblicato dal Climate Accountability Institute. “Metà di tutte le emissioni da combustibili fossili dal 1751 ad oggi - si legge nel report - sono state prodotte dal 1990 ad oggi. Queste aziende hanno significative responsabilità morali, finanziarie e legali sulla crisi climatica”.
Oltre alla triade Saudi Aramco, Chevron e Gazprom, la classifica include nomi come ExxonMobile (3,09%), National Iranian Oil (2,63%), Bp (2,51%) e Royal Dutch Shell (2,36%).