Le ferite della Terra sono visibili anche dallo spazio. Lo racconta Luca Parmitano, astronauta dell’Esa che ha sorvolato il pianeta una prima volta nel 2013, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, poi di nuovo nel 2019-2020, osservando dall’alto incendi e uragani.
E quando è atterrato, lo scorso febbraio, ha trovato un mondo diverso, alle prese con le prime fasi della pandemia.
Ma dallo spazio arrivano tecnologie valide anche per i problemi del Pianeta. Su una nave spaziale o una stazione orbitante bisogna stare attenti a controllare le infezioni, per non far ammalare i compagni di viaggio.
E occorre sforzarsi di riciclare proprio tutto, dall’aria respirata alla propria urina. Ecco perché i nostri problemi terrestri hanno anche bisogno di soluzioni spaziali.