Una lista nera sarebbe già sul tavolo del presidente brasiliano. Conterrebbe i nomi dei paesi stranieri che acquistano legname frutto del disboscamento illegale in Amazzonia. Ora Jair Bolsonaro minaccia di divulgare (nei prossimi giorni) la lista. E, in più, di denunciare gli Stati coinvolti, tra i quali ci sarebbero anche alcuni membri dell’Ue.
“Alcuni di loro sono tra i critici più severi del mio governo in merito alla regione amazzonica – ha spiegato il presidente della prima economia dell’America Latina intervenendo al vertice virtuale dei leader dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) -. Penso che dopo questa dimostrazione tale pratica diminuirà”.
Bolsonaro ha poi fatto riferimento a uno strumento innovativo. “La nostra polizia federale ha messo a punto un metodo con gli isotopi che permette di identificare la posizione del legno sequestrato, e anche di quello esportato”, ha detto.
L’uscita del leader brasiliano non servirà in ogni caso a coprire la devastazione prodotta dalla pandemia nel suo Paese (5,5 milioni di casi e oltre 158 mila morti) e la crisi economica che attanaglia il Brasile.