Il Tesoro ha avviato la cessione del 25 per cento di Monte dei Paschi (scendendo in un colpo solo dal 64,2 al 39,2 per cento del capitale), con un’operazione lampo che ha messo sul mercato poco meno di 315 milioni di azioni.
Il collocamento ha registrato una domanda pari a oltre 5 volte l’ammontare iniziale (normalmente le azioni dell’istituto senese erano ripudiate dal mercato): per questo motivo l’offerta è stata incrementata dal 20 al 25 per cento del capitale.
L'operazione - si legge in una nota del Mef – “rappresenta la prima fase del più ampio processo che porterà il Mef a valorizzare pienamente la banca, nell’interesse della stessa e di tutti gli stakeholders, nel contesto del solido quadro patrimoniale e reddituale” dell’istituto “e delle sue prospettive di ulteriore sviluppo”.
La vendita rappresenta anche un segnale forte all’indirizzo di Bruxelles sulla determinazione del governo italiano a rispettare l’impegno a privatizzare Siena entro la fine del 2024, termine entro il quale dovrebbe scadere la proroga concessa dall’Ue per dismettere la quota.