Luigi Gubitosi si è dimesso da amministratore delegato di Tim. Le deleghe passano al presidente Salvatore Rossi. Il numero uno di Tim Brasil Pietro Labriola è stato nominato direttore generale del gruppo.
Luigi Gubitosi
È durata tre anni e pochi giorni la sua avventura al timone di Telecom Italia. Il manager napoletano era entrato nel cda del gruppo di telecomunicazioni nel maggio 2018, nominato su indicazione di Elliott, il fondo Usa che si contrappose al tempo a Vivendi. Era poi stato nominato amministratore delegato e direttore generale il 18 novembre dello stesso anno, in sostituzione di Amos Genish, il dirigente israeliano che era stato sfiduciato pochi giorni prima.
La nomina di Gubitosi venne salutata in Borsa con un rialzo del titolo Tim, salito del 3,9%, nella convinzione che con il nuovo Ceo si possa arrivare allo scorporo della rete. Una speranza che rimarrà però illusoria. In realtà Gubitosi non riesce a interrompere il declino del titolo sul mercato azionario, tanto che nei due anni successivi la quotazione subisce un taglio di quasi il 50%, arrivando al minimo di 0,2852 euro due anni dopo, il 29 ottobre 2020. Dopo una ripresa fino a 0,46 euro c’è una nuova caduta, fino agli 0,31 euro di pochi giorni fa, prima dell’accelerata frutto dell'offerta di Kkr che fissa un prezzo indicativo di 0,505 euro.
Il primo bilancio opera di Gubitosi, nel 2019, era comunque stato promettente, con un utile netto pari a 1,3 miliardi, il ritorno al dividendo e il calo di 1,4 mld nell’indebitamento finanziario netto. In realtà a preoccupare è il continuo calo dei ricavi, scesi dai 19,1 mld del 2018, a 17,9 mld nel 2019, a 15,8 mld nel 2020. Nei primi 9 mesi del 2021 nuova frenata, a 11,6 mld.
Pietro Labriola
Il nuovo direttore generale di Tim vanta una lunga esperienza professionale all’interno del settore delle telecomunicazioni. Negli ultimi 20 anni ha assunto nel Gruppo Tim ruoli diversificati di crescente responsabilità fino ad assumere la guida complessiva delle attività del Gruppo in Brasile.
Labriola ha iniziato la carriera nel 1993 in France Telecom, dove è assistente all’ad nella sede di Milano. Passa poi a Cable & Wireless come direttore marketing, quindi in Infostrada. Dopo un’esperienza in Boston Consulting Group torna in Infostrada come direttore marketing, quindi nel 2001 entra nel gruppo Telecom, con incarichi di crescente importanza.
Nel 2009 è direttore della Business Unit per il segmento aziende per i servizi di telefonia fissa, nel 2013 gli viene affidato il coordinamento del Progetto di societarizzazione della Rete. Nel 2015 diventa Coo di Tim Brasil e nel 2019 assume la carica di Ceo.