Netflix crolla in Borsa e i titoli perdono il 14%. A pesare è il numero degli abbonati inferiore alle aspettative anche se l'ultima trimestrale ha evidenziato un aumento dell'utile e dei ricavi.
Il colosso della tv in streaming ha chiuso il secondo trimestre 2018 con 5,14 milioni di nuovi abbonati, un milione in meno delle previsioni di Wall Street. Ecco perché I mercati hanno avuto apparentemente una reazione imprevista, nonostante il bilancio racconti una società florida.
I ricavi del secondo trimestre sono saliti a 3,9 miliardi di dollari dai 2,79 miliardi dello stesso periodo del 2017, grazie al recente aumento dei prezzi degli abbonamenti e alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'utile netto è balzato a 384,3 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 65,6 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso.
Negli Stati Uniti gli abbonati sono cresciuti di 670 mila unità e a livello internazionale di 4,47 milioni, che sommati fanno 5,1 mln. Un dato notevole, ma inferiore ai 6,27 milioni attesi dagli analisti. Il timore degli investitori non è spiegato da questi numeri, ma dall’aumento della concorrenza che rischia di ridurre le entrate a lungo termine della società.
I rivali tecnologici come Apple, Amazon, YouTube e Disney stanno tutti cercando di investire sui contenuti e di sviluppare servizi di intrattenimento su internet. Il mercato, poi, diventerà ancora più affollato con le nozze fra At&T e Time Warner e quelle fra Fox e Walt Disney o Comcast. Ma, secondo Netflix, c’è spazio per tutti.