Dopo più di 60 anni e 18 mila ristoranti in 100 Paesi, Pizza Hut ha dichiarato bancarotta.
Una storia cominciata nel ‘58 quando i due fratelli Carney, Dan e Frank, si fecero prestare dalla madre 600 dollari per aprire una piccola rivendita a Wichita, Kansas, dove far gustare agli studenti la pizza italiana.
Neanche 20 anni dopo, il colosso statunitense contava 4 mila ristoranti. Poi i Carney vendettero tutto alla PepsiCo per più di 300 milioni di dollari.
Il brand resse la concorrenza, conquistando con Yum (la nuova proprietà legata al gruppo Npc International) una serie di primati.
Fino al colpo letale di due anni fa, quando divenne sponsor ufficiale della Nfl, il campionato di football più seguito degli Stati Uniti. Ma, in realtà, i conti erano in crisi da anni: il deficit del gruppo è quindi salito a quasi 1 miliardo di dollari.
Il lockdown legato alla pandemia ha infine assestato il colpo finale.