I prodotti più noti di Google sono stati bloccati per anni dalle autorità cinesi. Ma ora lo scenario potrebbe cambiare, anzi è già mutato. Google investirà 550 milioni di dollari nell’azienda di e-commerce JD.com. Il secondo gigante del settore dopo Alibaba, in cambio, si unirà alla piattaforma pubblicitaria di Google Shopping e collaborerà con la società della Silicon Valley su altri progetti inerenti il commercio elettronico in Europa, Sud-Est asiatico e Stati Uniti. L’obiettivo è sviluppare una migliore infrastruttura di vendita, anche se le parti non hanno fornito ulteriori dettagli. Secondo un portavoce di JD.com, l'accordo darà a Google meno dell'1% delle azioni del colosso cinese.
Sebbene Google abbia “spento” dal 2010 il suo motore di ricerca in Cina, ultimamente l'azienda ha cercato altri modi per servire la più grande popolazione di utenti Internet del pianeta. Ha aperto un centro di ricerca nella seconda economia al mondo dedicato all'intelligenza artificiale e ha siglato un accordo con Tencent, un'importante multinazionale cinese, che permetterà alle due aziende di lavorare insieme senza timore di azioni legali sui brevetti. Il motore di ricerca Usa, lo scorso anno, ha reso disponibile agli utenti cinesi una versione dell'app del suo servizio di traduzione. Più recentemente, ha reso disponibile una versione cinese di un'altra applicazione che aiuta le persone a gestire i propri file.
Tuttavia, l'app store di Google, come il suo servizio di posta elettronica, resta inaccessibile. Per Google, quindi, la strada resta comunque in salita. Negli otto anni trascorsi da quando la società si è ritirata dalla Cina, i rivali locali hanno creato formidabili prodotti in molte aree: chat, streaming video e cloud computing.
Nel frattempo, JD.com spera che la portata globale di Google possa aiutarla a vendere più prodotti a livello internazionale. La società cinese conta già Walmart, colosso Usa della vendita al dettaglio, come azionista principale. Ha esteso il suo raggio d'azione nel Sud-est asiatico, creando nuove attività in Indonesia, diventando partner di una società di e-commerce in Thailandia e sostenendone un’altra in Vietnam. Anche per JD.com non sarà facile e dovrà affrontare una dura competizione. Alibaba sta continuando ad investire nel Sud-Est asiatico, in Europa e Medio Oriente. Ma Google ha comunque deciso di (ri)provare a conquistare il mercato più importante, quello cinese.