Lo scandalo dieselgate continua a scuotere Volkswagen e arriva a sfiorare anche l’attuale ceo del colosso automobilistico Herbert Diess.
La procura di Braunschweig ha citato in giudizio la dirigenza di Vw per manipolazione del mercato, accusandoli di aver informato “deliberatamente troppo tardi” sui rischi del dieselgate gli investitori nel 2015.
In particolare la procura ha citato in giudizio, oltre a Diess, il presidente del Consiglio di sorveglianza Dieter Poetsch, e l’ex ad Martin Winterkorn. Nell’atto di accusa di 636 pagine emerge che Winterkorn aveva “piena conoscenza del caso al più tardi dal maggio 2015, Poetsch da giugno e Diess da luglio”. Ovvero, per tutti e tre, prima della pubblicazione della “Notice of violation” da parte delle autorità Usa il 18 settembre di quell’anno.