Fiat Chrysler Automobiles (Fca) è sospettata di aver ostacolato l'inchiesta francese sul dieselgate. Il Gruppo ha mostrato "reticenza a collaborare con i funzionari anti-frode tra maggio 2016 e gennaio 2017".
In una lettera firmata dal giudice istruttore Fabienne Bernard è scritto che oltre ad "aver ingannato gli acquirenti di veicoli di marca Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia sulle qualità sostanziali dei veicoli e sui controlli effettuati", un reato di "truffa aggravata" punito con ammenda massima del 10% sui tre ultimi fatturati (10,5 miliardi di euro se si considerano gli introiti mondiali di FCA), il Gruppo é accusato di aver ostacolato "le funzioni di un agente abilitato a constatare le infrazioni al codice del consumo".