Le azioni di Tesla sono crollate del 10% in un solo giorno, la peggiore diminuzione in due anni, dopo che l'amministratore delegato, Elon Musk, è stato filmato intento a fumare cannabis durante un’intervista web. Il tutto è avvenuto in California, dove la marijuana ricreativa è legale.
Il ceo ha, tuttavia, attirato numerose critiche per il suo comportamento. E non lo aiuta il fatto di essere già nell’occhio del ciclone per le possibili manipolazioni azionarie, per un'azione legale e per aver chiamato un soccorritore dei giovani calciatori filippini intrappolati nella grotta uno "stupratore di bambini" senza avere le prove.
Ma l'imprenditore americano di origine sudafricana, noto per aver co-fondato Paypal acquisita poi da eBay per 1,4 miliardi di dollari nel 2002, tira dritto e dice di voler rivoluzionare i trasporti, sia sulla terra che nello spazio, e il modo in cui gli esseri umani conducono le loro vite quotidiane.
La crudezza del quotidiano parla, invece, delle irrisolte difficoltà di produzione e dei bilanci in rosso. E ora ha anche cominciato a perdere figure di rilievo. Tra queste, il capo della contabilità di Tesla, Dave Morton, che ha rassegnato le dimissioni dopo appena un mese di lavoro.
Neanche la Borsa ha apprezzato. Venerdì 7 settembre le azioni di Tesla sono scese a circa 252 dollari, salvo poi recuperare nel corso della giornata. In tempi relativamente più calmi, all'inizio di agosto, il valore era salito a 380 dollari.