Il miliardario e filantropo Paul Allen è morto a 65 anni. Ha co-fondato nel 1975 il gigante Microsoft insieme a Bill Gates, che ora ammette di avere "il cuore spezzato dalla scomparsa di uno dei miei più vecchi e cari amici" e riconosce che "il personal computing non sarebbe esistito senza di lui”.
All'inizio di questo mese, Allen aveva annunciato che sarebbe tornato in terapia a causa del linfoma non Hodgkin - può derivare dalle ghiandole linfatiche, ma anche in organi diversi, quali stomaco, intestino, cute e sistema nervoso centrale - dopo aver superato il cancro nove anni fa.
Restò “solo” nove anni in Microsoft dopo averla creata con il suo amico del liceo Bill. Lasciò la società dopo la prima diagnosi del linfoma nel 1983, anno in cui Microsoft pubblicò la primissima versione del suo sistema operativo Windows e del programma di elaborazione testi, Microsoft Word.
Nonostante sia andato via dall'azienda all'età di 30 anni, Allen – che è stato anche un buon chitarrista elettrico con la band “Underthinkers” - ha continuato a costruire la sua fortuna nel settore dell’information technology e degli investimenti. "Mi aspetto che il personal computer diventi qualcosa che le persone porteranno con sé", scrisse nella rivista Personal Computing nel 1977.
Aveva ragione come conferma la stima realizzata da Forbes sul suo patrimonio netto pari a 17,3 miliardi di euro. Ma l’imprenditore sessantacinquenne ha donato oltre 2 miliardi di dollari per vari scopi, tra i quali la lotta alla povertà e il miglioramento della salute degli oceani.