L’industria del tabacco è alla ricerca di nuovi sbocchi in una fase nella quale il numero di fumatori è in calo. È in questa ottica che va letta la mossa di Marlboro che ha pagato 12,8 mld di dollari per assicurarsi il 35% di Juul Labs, una start-up delle sigarette elettroniche la cui valutazione è dunque 38 mld, più del doppio di appena due mesi fa.
A festeggiare non saranno stavolta soltanto i fondatori di Juul Labs ma anche i dipendenti: l'accordo prevede infatti che i 1.500 impiegati di Juul ricevano 2 mld di bonus da Altria (il colosso cui fa capo la nota marca di sigarette) che significa in media 1,3 milioni a testa.
Altria, tuttavia, non si ferma al vapore e ha avviato colloqui con il produttore canadese di marijuana, Cronos. Le trattative sarebbero ancora in una fase iniziale e non è chiaro se l’obiettivo è quello di acquisire la società per intero oppure una quota. Sta di fatto che le azioni di Cronos hanno subito registrato un balzo del 15% sul listino canadese.
Cio’ che, invece, appare più chiaro è l’incremento della concorrenza sulla cannabis. A puntare su questo nuovo mondo è anche l’industria delle bevande che potrebbe far compiere un salto di qualità a tutto il comparto della cannabis. In pista ci sono grandi colossi come Coca-Cola e Constellation Brands (il produttore della birra Corona). L’obiettivo è quello di produrre un nuovo drink a base di marijuana.
Secondo gli analisti, il mercato della cannabis è destinato a esplodere. Soltanto in Nord America - il consumo è consentito negli Usa in un numero crescente di Stati e il Canada ha legalizzato la coltivazione lo scorso ottobre -la spesa dei consumatori dovrebbe aumentare da 9,2 mld nel 2017 a 47,3 nel 2027.