Nel complesso, tra modelli nuovi e vecchi, Apple produrrà 40-43 milioni di iPhone tra gennaio e marzo, a fronte dei 47-48 milioni precedentemente pianificati. Anche sui mercati le cose non sono andate bene. Il titolo Apple è reduce da un anno difficile: negli ultimi 12 mesi ha perso il 13,5%. Da novembre, quando è stata diffusa l'ultima trimestrale del 2018, ha ceduto oltre il 30%.
Numeri che comunque non sembrano incidere sul compensi ricevuti dal numero uno di Cupertino, Tim Cook, la cui remunerazione nel 2018 è cresciuta per il secondo anno di seguito arrivando a 15,7 milioni di dollari, il 22% in più del 2017. Il compenso corrisponde a 283 volte il compenso mediano di un dipendente dell'azienda, pari a 55.426 dollari. Non poco, ma comunque lontano dai 240.430 dollari di Facebook e 197 mila di Alphabet, la holding di Google.