È sbarcato a Wall Street lo scorso 11 novembre. Parliamo di un nuovo produttore di auto elettriche: Rivian. È una società fondata nel 2009 e vanta azionisti di peso come Amazon (20% e 13 miliardi di dollari investiti) e Ford (13% e 500 milioni investiti).
A pochi giorni dal debutto allo borsa di New York vale già 130 mld. Ben più di Ford (76 mld), General Motor (90 mld), e Volkswagen (129 mld). Attualmente è il terzo produttore di auto per valore al mondo, preceduto solo da Toyota e Tesla.
L’apparente paradosso è che Rivian sinora ha prodotto circa 200 auto. Volkswagen, ad esempio, ne ha prodotte 9 mln nel 2020. Inoltre, Rivian è in perdita di circa 2 mld e ha ricavi prossimi allo zero. Volkswagen ha ricavi al 2020 pari a 229,4 mld e un utile di 10,6 mld.
La capitalizzazione di mercato di aziende come Rivian è determinata dalla quantità di investimenti che riescono a raccogliere. E sono in tanti ad aver scommesso sul fatto che Rivian possa diventare nel medio-lungo periodo una realtà di primo piano nella produzione di auto elettriche.
Lo schema non è detto che funzioni al cento per cento. Tesla è stata più volte sull’orlo della bancarotta. Il rischio che possa trattarsi di una gigantesca bolla esiste. Ma i mercati hanno deciso che è un rischio ‘accettabile’ (per ora).