Tra il 2001 e il 2021, il numero di laureati che si sono trasferiti dalle regioni meridionali a quelle centro-settentrionali è triplicato, passando da poco più di 11 mila a circa 33 mila. È quanto si evince dai dati Svimez che, inoltre, evidenzia come nel 2022 (i dati non sono ancora disponibili) la percentuale di coloro che hanno almeno una laurea tra gli emigrati provenienti dal Sud dovrebbe essere superiore a quella delle categorie con titoli di studio inferiori.
In passato erano principalmente le persone con un livello di istruzione più basso a lasciare le regioni meridionali e trasferirsi al Centro-Nord. C’è stata poi una svolta nel 2019, quando gli emigrati con almeno un titolo di scuola secondaria di primo grado sono diventati la categoria meno numerosa, scendendo a circa 38 mila persone (rispetto ai più di 73 mila emigrati del 2001).
Il numero di emigrati che hanno un titolo di scuola secondaria di secondo grado è rimasto invece sostanzialmente stabile nel tempo. Nel 2021 gli appartenenti a questa categoria sono stati circa 35 mila.