C’è un numero che da solo racconta una parte della rivoluzione smart working, che è esplosa improvvisamente davanti all’emergenza della pandemia e ha segnato nel giro di pochi mesi un punto di non ritorno per molti imprenditori e lavoratori.
Diecimila. Sono fino a 10 mila gli euro che può risparmiare ogni anno un’azienda, per ogni dipendente in smart working. Anzi, più precisamente, per ogni dipendente in telelavoro.
Le imprese hanno capito che tagliando servizi e sedi le spese annue si riducono. Certo ci sono benefici sull’ambiente e in alcuni una migliore conciliazione dei tempi professionali con quelli privati, ma è anche vero che crolla l’indotto nelle città: a rischio ci sono 19 mila imprese.
C’è poi un aspetto che ora non viene molto considerato ma che potrebbe rendere più visibili i suoi effetti nel medio-lungo periodo: la creatività. “In questa fase affrontiamo la pandemia cercando di progettare giorno dopo giorno un tempo nuovo – spiega l’imprenditore umbro Brunello Cucinelli - pur sapendo che lo smart working è la morte della creatività e che dobbiamo tornare presto ad avere un sano rapporto con il lavoro”.