Arrestato dai Carabinieri un medico di medicina generale in convenzione con l’Ausl di Latina che rilasciava (a fini non terapeutici) in favore di 222 propri assistiti indiani, circa mille prescrizioni mediche (per la gran parte a carico del Servizio sanitario nazionale) per la dispensazione di oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente.
L’assunzione del medicinale avveniva per poter loro consentire di effettuare dei gravosi turni di lavoro, che la maggior parte svolgeva nel settore agricolo, attestando falsamente esenzioni di ticket sanitario.
È quanto accertato dai carabinieri del Nas di Latina, a conclusione dell’indagine avviata ad aprile 2020 denominata ‘No Pain’ coordinata dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, insieme al sostituto procuratore Giorgia Orlando della Procura della Repubblica di Latina.
Eseguite un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del medico di medicina generale del posto, 3 misure cautelari interdittive della sospensione dai rispettivi pubblici servizi, per 1 anno all’indirizzo del dottore, di un farmacista e di un avvocato, e una misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Latina a carico di una donna marocchina.