Diventa sempre meno facoltativa la presenza in azienda per molti dipendenti. Addio caro smart working. Nel 2020, dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19 e l’avvento del lavoro da remoto per necessità, sembrava che un ritorno totale alla fase precedente fosse impossibile.
Numerosi studi e analisi hanno provato ad evidenziare quanto fosse una scelta win-win un po’ per tutti l’introduzione dello smart working: per i lavoratori, per le aziende, e per l’ambiente. Come non detto. Dopo i vari colossi della finanza che hanno forzato la mano sul rientro dei dipendenti in ufficio ora tocca a Ibm.
La multinazionale vuole infatti che i suoi manager riducano il lavoro a distanza. Non è un invito, ma la condizione necessaria per mantenere il proprio posto di lavoro. La presenza richiesta è di almeno 3 giorni alla settimana e verrà usato il badge per verificare che le regole siano rispettate. È anche necessario vivere a meno di 50 chilometri dalla sede lavorativa. Altro che lavoro da remoto.