Leggendo alcuni media italiani sembra che in queste settimane l’Italia sia assediata dagli scioperi. Ma è davvero così? Cosa dicono i dati se osservati nel lungo periodo?
Dal 1992 ai giorni nostri si è verificata in realtà una mastodontica caduta delle astensioni dal lavoro: in media, gli scioperi sono crollati di oltre il 40%, con punte di oltre l’80% nel Regno unito. E se i dati fossero partiti dagli anni Settanta avremmo registrato un tracollo globale degli scioperi ancor più accentuato, mediamente stimabile a non meno del 70%.
Inoltre, i dati mostrano una caduta della variabilità del numero degli scioperi tra i paesi di oltre l’80%. Questo significa che c’è stata una certa convergenza internazionale al ribasso. Nel declino globale degli scioperi l’Italia segue perfettamente la tendenza. Anzi, per certi versi può esser messa tra i capofila del crollo.
Dalla contabilità delle ore di sciopero per settore, inoltre, non si registrano in Italia apprezzabili differenze tra i periodi di governo del centro-destra, del centro-sinistra, dell’esecutivo giallo-verde o delle compagini tecnocratiche di Monti e Draghi: in tutti i casi, persiste la tendenza di lungo periodo al calo degli scioperi.