La disoccupazione nell’Eurozona è scesa al 7,9% nel 2018. È il livello più basso da ottobre 2008 e al di sotto della previsione degli analisti (8,1%).
Grecia (18,6%, dato di settembre, in diminuzione rispetto al 20,8% rilevato l’anno precedente), Italia (10,5%) e Spagna (14,7%) segnano i tassi più alti. Al contrario, le migliori performance sono offerte da Repubblica Ceca (1,9%), Germania (3,3%) e Paesi Bassi (3,5%). La Croazia ha registrato il calo più consistente della disoccupazione rispetto all'anno precedente, scendendo dal 10% nel 2017 al 7,8% nel 2018.
Italia (31,6%), Spagna (34,1%) e Grecia (36,6%), invece, si confermano le tre peggiori anche sul fronte della disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni). Stesso discorso per il lato opposto della classifica, dove troviamo i primi tre paesi del ranking generale: Repubblica Ceca (4,9%), Germania (6,1%) e Paesi Bassi (6,9%).
Al di là dei dati nazionali, la riduzione ulteriore della disoccupazione media nell’Eurozona segnala che l'incertezza sulle prospettive economiche e il rallentamento della crescita non hanno ancora inciso negativamente sul mercato del lavoro.