Il governo spagnolo ci prova. Nei prossimi mesi partirà un progetto pilota che prevede la settimana lavorativa di quattro giorni per circa 200 imprese. Le aziende saranno sostenute per tre anni, attingendo 50 milioni di euro dai fondi del Recovery, con l’obiettivo di ridurre l’orario di lavoro a 32 ore settimanali.
“In Spagna le persone lavorano più ore della media europea. Tuttavia, non siamo uno dei paesi più produttivi. Nessun progetto pilota di questo tipo è stato mai lanciato in nessuna parte del mondo”, ha cinguettato su Twitter Inigo Errejon, la fondatrice del partito progressista Mas Pais.
Le argomentazioni a favore del passaggio alla settimana corta ritengono che porterebbe a un maggiore consumo, soprattutto nei settori dell’intrattenimento e del turismo, una spina dorsale dell’economia iberica, che lo scorso anno è crollata del 10,8%, la peggior diminuzione dalla guerra civile degli anni ‘30.
I contrari, tra questi alcune associazioni datoriali, sostengono che “per uscire da una crisi, c’è bisogno di più lavoro, non di meno”.