Il governo spagnolo ha approvato in Consiglio dei ministri due misure di carattere sociale indicate come priorità dallo stesso premier Pedro Sánchez.
Il primo intervento, significativo per un paese come quello iberico caratterizzato da livelli salariali relativamente bassi rispetto ai principali paesi europei, riguarda l’aumento a 15 euro del salario minimo, che d’ora in avanti sarà di 965 euro per 14 mensilità. La seconda decisione concerne la proroga della cassa integrazione Covid fino al 28 febbraio 2022.
Mentre l’incremento del salario minimo è stato approvato senza il consenso della Ceoe (la Confindustria spagnola), il prolungamento della Cig ha incassato l’ok del governo dopo essere approvata sia dalle associazioni datoriali che sindacali.
Come spiegato in conferenza stampa dalla vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz e dal ministro della Previdenza sociale José Luis Escrivá, la proroga della cassa integrazione, che entrerà in vigore a partire dal primo novembre, prevede che le imprese che offriranno formazione ai loro dipendenti in cig ottengano maggiori esenzioni fiscali.
L’esecutivo spagnolo ha inoltre approvato il prolungamento fino al 28 febbraio 2022 di aiuti straordinari per le partite Iva le cui attività sono state colpite dall’emergenza Covid.