In media un’ora di lavoro in Germania genera 65 dollari di Pil, in Francia 60 e in Italia appena 50. E il nostro paese è l'unico del gruppo dove un anno di lavoro di una persona produce meno valore rispetto all’inizio del secolo. Dal Duemila gli altri hanno aumentato il prodotto annuo per addetto di 11 mila dollari (Francia, Germania) o dieci mila (Gran Bretagna, Spagna). Noi lo abbiamo diminuito di duemila.
Difficile pensare sia colpa dell’euro, e non solo perché fanno meglio tutti gli altri Paesi con la stessa moneta. In realtà l’Italia era in vantaggio in termini di dollari prodotti all’anno per ciascun lavoratore trent’anni fa (più 16 mila sulla Germania, più 6.700 sulla Francia), ma già dal 1990 inizia a perdere terreno fino a subire il sorpasso in questi anni.
Ancora più chiara è l’intera vicenda se si misura il Pil per ora lavorata, in media. All’inizio di questo secolo in Italia si generavano 48 dollari ogni sessanta minuti di impegno, circa un quinto più che in Germania. Ma appunto vent’anni dopo la Germania è del 30% sopra; anche Spagna o Francia hanno visto rapidi progressi, mentre l’Italia è rimasta sostanzialmente ferma.