In Italia quasi 6 laureati su 10 (il 59,8%) risultano occupati a tre anni dal titolo, una percentuale in crescita di dieci punti rispetto al 2014 ma ancora lontana dalla media europea che ha raggiunto l’83,5%.
È quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2018: l’Italia risulta il Paese peggiore dopo la Grecia. Al contrario, alcuni Stati membri (Repubblica Ceca, Germania, Paesi Bassi, Austria, e Svezia) si posizionano sopra al 90%.
Disaggregando i dati, il gap aumenta. In Calabria solo il 29,1% dei laureati trova lavoro entro 3 anni dalla fine degli studi, il dato peggiore tra le regioni dell’Ue. Appena meglio la Sicilia (30,1%) e quella ellenica Sterea Ellada (33,7%), mentre in Niederbayern (regione tedesca) la percentuale sale al 98%.