Il principio secondo cui il lavoro è il mezzo migliore per combattere la povertà non si applica ai settori a bassa retribuzione e a quelli che lavorano in condizioni di lavoro precarie e atipiche.
Per questo il Parlamento europeo ‘invita’ la Commissione e i Paesi dell’Ue a includere la prevenzione della povertà lavorativa nell’obiettivo globale di porre fine alla povertà nell’Unione.
L’Ue è una delle regioni più ricche del mondo. Tuttavia, 95 milioni di europei vivono a rischio di povertà. Secondo la definizione di Eurostat, gli individui sono a rischio di povertà quando lavorano per più di metà anno e il loro reddito annuale è inferiore al 60% del livello di reddito medio familiare nazionale al netto dei contributi sociali. I dati mostrano che il 9,4% dei lavoratori europei si trovava a rischio di povertà nel 2018.