Il ministro delle finanze Christian Lindner è del parere che in Germania si lavori troppo poco. Il problema dell’economia tedesca non è il deficit degli investimenti pubblici, bensì il deficit del numero di ore lavorate, ha spiegato il leader della Fdp.
“In Italia, Francia e altrove viene svolto molto più lavoro che qui”, ha affermato Lindner. Ciò è dovuto alle normative tedesche sulla riduzione dell’orario di lavoro, ai dati demografici e anche al lavoro part-time indesiderato a (eh già, persino nella prima economia europea hanno problemi di questo genere).
Inoltre, “quando le persone lavorano, o lavorano di più, finiscono per pagare tasse e contributi previdenziali più alti e ricevono meno trasferimenti sociali”, ha argomentato Lindner che si è posto l’obiettivo di raddoppiare la cosiddetta crescita potenziale dell’economia tedesca entro due o tre anni.
Il concetto di crescita potenziale si definisce come la crescita dell’economia con il normale utilizzo di tutte le capacità, cioè senza fluttuazioni economiche a breve termine. Tale crescita potenziale è attualmente inferiore all’1 per cento, mentre dieci anni fa era dell’1,5.