Nella vita tutto ha un costo e questo vale anche per la carne a basso prezzo che i consumatori delle economie avanzate amano mangiare. A confermalo l’ultimo grave episodio registrato in Germania dopo che centinaia di lavoratori provenienti dall’Europa orientale impiegati nel mattatoio di Westfleisch nella Renania settentrionale-Vestfalia sono risultati positivi al coronavirus.
A pagare il prezzo più alto sono i lavoratori. Westfleisch, sebbene sia la terza più grande azienda di trasformazione della carne in Germania, ha pochi dipendenti. In compenso, può contare su molti ‘interinali’ rumeni, bulgari e polacchi. Il problema è che sono sottopagati e lavorano in condizioni igieniche critiche. Aumenta, dunque, la possibilità che il contagio tra di loro corra veloce. Ma sale anche il rischio che la popolazione locale entri in contatto con i casi positivi.
Ecco allora che la carne tedesca a un prezzo concorrenziale (così competitiva da essere esportata persino in Cina) comincia a piacere meno da quando il Covid-19 ha messo in evidenza quello che in molti hanno finora fatto finta di non vedere.