“La frenata della materia prima giustificherebbe un taglio di altri 25 centesimi sulla benzina e di 16 sul gasolio”, secondo Nomisma energia.
Ma in un momento di crisi e di vendite al palo, probabilmente, le compagnie petrolifere e i gestori preferiscono tenere i guadagni girandone solo una parte ai consumatori.
Intanto il petrolio affonda ai minimi degli ultimi 17 anni finendo, seppure brevemente, sotto la soglia dei 20 dollari al barile. Il greggio Wti del Texas è poco sopra i 20 dollari (20,7 dollari), colpito sia dal crollo dei consumi per la paralisi dell’economia mondiale sia dalla guerra dei prezzi fra Russia e Arabia Saudita. Crolla anche il Brent a 23,53 dollari.