I prezzi dell’uranio, metallo radioattivo, salgono in risposta all’aumento della domanda di energia nucleare. E così, sulla scia di questo business crescente, il Canada ha annunciato di puntare a diventare il più grande produttore di uranio al mondo.
Cameco, che è il maggior estrattore del Paese, ha dichiarato che la produzione nelle due miniere nel Saskatchewan settentrionale è aumentata di quasi un terzo nel 2024, raggiungendo i 37 milioni di libbre.
Non solo il Canada estrae abbastanza uranio per alimentare i reattori nazionali, ma è anche l’unico Paese del G7 in grado di fornire uranio per alimentare i reattori dei paesi alleati. Infatti, ogni anno, il Canada esporta oltre l’80% della sua produzione di uranio.
In realtà, il Canada aveva detenuto questo primato fino al 2008. Secondo la World Nuclear Association, nel 2022 il Kazakistan ha prodotto il 43% di tutto l’uranio estratto, spingendo al secondo posto il Canada con il 15%.
Ora, con la domanda di uranio destinata ad aumentare in seguito all’impegno di 31 Paesi a triplicare la diffusione dell’energia nucleare entro il 2050 per contrastare il cambiamento climatico, e mentre anche i giganti come Amazon, Google e Meta si stanno rivolgendo all’energia nucleare per alimentare i loro centri dati, il Canada si prepara a tornare a rivestire il ruolo di primo produttore di uranio al mondo.