
Dimenticate la visita di Donald Trump Junior a Nuuk del 7 gennaio e le dichiarazioni del padre, pronto a “prendere il controllo” del territorio autonomo danese. Nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni legislative dell’11 marzo in Groenlandia, dominata dalla questione dell’indipendenza dell’isola, un argomento inaspettato è appena emerso nel dibattito, avvelenando ulteriormente i rapporti tra Nuuk e Copenaghen.
Cosa c’è al centro delle discussioni? La criolite groenlandese della cui estrazione si è avvantaggiata la Danimarca per oltre un secolo. Ha suscitato polemiche il documentario intitolato ‘L’oro bianco della Groenlandia’, presentato in anteprima al Centro culturale di Nuuk l’8 febbraio e poi trasmesso sul canale danese DR.
Si tratta di un minerale molto raro, che sembra un blocco di ghiaccio, utilizzato in particolare nella produzione di alluminio e il cui unico giacimento, ormai esaurito, si trovava a Ivittuut, sulla costa occidentale della Groenlandia.
Secondo il documentario, lo sfruttamento di questo giacimento, dal 1854 al 1987, ha fruttato alla società responsabile dell’estrazione e allo Stato danese l’equivalente di circa 54 miliardi di euro.