Nelle masse di uranio sepolte nel reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl esploso nel 1986 sono riprese reazioni di fissione nucleare. Il reattore è coperto da un sarcofago di cemento e acciaio, che è stato rafforzato da una nuova struttura nel 2016.
Gli scienziati ucraini stanno cercando di capire se queste reazioni si esauriranno da sole o se sarà necessario un intervento per scongiurare un incidente, anche se non si parla di conseguenze paragonabili a quello che accadde 35 anni fa ma di un evento più contenuto.
Secondo Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari all’Università di Sheffield, il combustibile è paragonabile ai “tizzoni in un barbecue”. Gli scienziati ucraini ipotizzano che possa trattarsi di una conseguenza della disidratazione del combustibile nucleare rimasto sepolto dopo la catastrofe.