Le polemiche scatenate dall’annuncio di una possibile partecipazione dell’Italia all’incontro sul nucleare convocato dalla ministra francese per la Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, per oggi (28 febbraio) a Stoccolma, a margine del Consiglio informale Ue dei ministri di Energia, Trasporti e Tlc, ha indotto il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) a una netta smentita. “Non è prevista la presenza di nessun rappresentante italiano il 28 febbraio a incontri che avranno per oggetto la tematica nucleare”, precisano dal Mase.
L’obiettivo del governo francese (il paese transalpino conta il 52% dell’energia nucleare prodotta nell’Ue) è quello di costruire sull’atomo un’alleanza più larga possibile in chiave anti-tedesca facendo conquistare al nucleare un posto di primo piano, accanto alle rinnovabili, nel mix energetico da adottare all’interno del perimetro comunitario. Al vertice, partecipato, oltre alla Francia, anche da Romania, Bulgaria, Slovenia, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Croazia, Paesi Bassi e Finlandia, non c’è come detto l’Italia.
Il ministro Gilberto Pichetto era stato informato nei giorni scorsi dell’iniziativa dalla collega francese alla quale, però, l’esponente di Fi, che pure è favorevole al nucleare di quarta generazione, aveva ribadito la posizione italiana: “Sul nucleare il nostro Paese ha fatto una scelta precisa con il referendum del 1987. Qualsiasi riflessione sul tema andrà quindi prima valutata in sede governativa e approfondita anche dal Parlamento”.