I governi Ue e l’Europarlamento hanno trovato un’intesa sulla lista dei settori in cui gli investimenti possono essere considerati eco-sostenibili. Alla fine sono stati inseriti anche il nucleare e il gas naturale. Le due energie sono definite ‘fonti di transizione’.
La lista era stata respinta dal Consiglio Ue a causa dell’opposizione dei Paesi dell’Est, del Regno Unito e della Francia. Dall’elenco veniva di fatto escluso il nucleare, una scelta che avrebbe messo a rischio gli investimenti in un settore da cui Parigi è dipendente. La contrarietà di questi governi aveva quindi fatto saltare il negoziato.
Poi alcuni Paesi dell’Est Europa hanno insistito sulla necessita di includere un riferimento esplicito al nucleare (visto che si tratta di un’energia che non produce emissioni di gas serra). E, così, alla fine è passata la linea dei favorevoli al nucleare.
I Verdi hanno dovuto accettare il compromesso grazie a una formulazione che consente loro di fare una distinzione tra le rinnovabili e il nucleare o il gas naturale, che vengono definiti ‘settori di transizione’. Una specie di escamotage.