Il blocco dell’esportazione di petrolio deciso dal generale Khalifa Haftar è costato finora alla Libia 257 milioni di dollari. Lo ha reso noto la Compagnia petrolifera nazionale (Noc), parlando di un crollo dei tre quarti della produzione, passata da 1,2 milioni di barili al giorno a poco più di 320 mila.
Le forze pro-Haftar hanno bloccato i principali terminal petroliferi nella Libia orientale il giorno prima della Conferenza di Berlino del 19 gennaio, che chiedeva la fine delle interferenze straniere nel conflitto e una ripresa del processo di pace.
La mossa di paralizzare la principale fonte di reddito del Paese va letta come una protesta contro la decisione della Turchia di inviare truppe a sostegno di al Serraj. E intanto a sud della capitale si continua a combattere, nonostante la tregua siglata in Germania. Secondo alcuni media locali, le violazioni sarebbero continue.