Nel sud-est della California, regolarmente alle prese con la siccità e con gli incendi, non ne possono più della concessione che, ormai dalla metà del diciannovesimo secolo, consente a Nestlé di pompare, ogni anno, enormi quantitativi d’acqua dalla foresta di San Bernardino.
Così le autorità statali californiane hanno deciso di alzare la voce nei confronti della multinazionale svizzera, accusandola, oltretutto, di estrarre illegalmente una parte non indifferente di quell’acqua, nella misura di diversi milioni di litri, dallo Strawberry Creek, un affluente del fiume di Santa Ana, che fornisce buona parte del fabbisogno idrico di una popolazione di 800 mila abitanti.