Bandire il petrolio russo. L’ultimo passo delle sanzioni contro Mosca non è più tanto lontano. Su richiesta degli Stati Uniti, infatti, l’Europa si prepara ad approvare un altro pacchetto di sanzioni. Allo studio della Commissione c’è anche una tassa all’importazione. Come annuncia la Casa Bianca, il 24 marzo il fronte occidentale lo ratificherà, quando il presidente americano Joe Biden sarà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato e come ospite al Consiglio europeo.
Il punto è che la dipendenza dell’Europa dall’oro nero russo è ben superiore a quella degli Stati Uniti, il cui import di greggio dal paese più esteso al mondo si ferma ad appena l’8%. Alla stesso tempo aumenta la pressione degli Usa per spingere l’Europa ad acquistare gas statunitense, che tuttavia è più costoso di quello russo.
“Stiamo esportando ogni molecola di gas liquefatto che possiamo, continueremo a farlo, e abbiamo fiducia che i produttori aumenteranno l’offerta per sostituire gas e petrolio russo e ridurre i prezzi». È la promessa che la segretaria all’Energia degli Usa Jennifer Granholm ha fatto all’Ue.