La Norges Bank, la Banca centrale della Norvegia, ha suggerito al Governo di ridurre gli investimenti nelle riserve di petrolio e gas. In questo modo si renderebbe il paese "meno vulnerabile a un calo permanente dei prezzi del petrolio e del gas" ha dichiarato il vice Governatore della Banca, Egil Matsen. La proposta della Norges Bank dovrà ora essere esaminata dal Ministero delle Finanze norvegese, che annuncerà la propria decisione nell'autunno del prossimo anno.
La Norvegia è il più grande produttore di petrolio e gas dell'Europa occidentale e il suo fondo sovrano, conosciuto ufficialmente come il Fondo pensionistico governativo, è utilizzato per investire i proventi dell'industria petrolifera del paese. Circa il 6 per cento del fondo, del valore di circa 31 miliardi di euro, è investito in azioni di petrolio e gas.
Il valore totale delle esportazioni di petrolio greggio, gas naturale e condensato nel 2016 è stato di circa 350 miliardi di NOK (poco più di 36 milioni di euro), pari a circa il 47 per cento del valore totale delle esportazioni norvegesi di beni. Il greggio rappresenta circa il 25 per cento e il gas naturale circa il 21 per cento. La sostanziale diminuzione dei proventi delle esportazioni degli anni precedenti è dovuta alla riduzione dei prezzi medi del petrolio e del gas.