Circa il 75% del suolo contaminato che si è accumulato durante il processo di decontaminazione dell’area, a seguito dell’incidente nucleare di Fukushima di 10 anni fa, è stato trasportato in luoghi di stoccaggio appositi.
Lo ha detto il ministero dell’Ambiente nipponico spiegando che l'operazione nell’intera prefettura dovrebbe produrre un ammontare equivalente a 14 milioni di metri cubi, tra terreno, erba e piante, escludendo le aree adiacenti alla centrale di Daichi, ancora considerate inavvicinabili per via dell’alto livello delle radiazioni presenti.
Secondo le autorità locali, alla fine di febbraio circa 10,48 milioni di metri cubi erano stati trasportati in altre aree della prefettura, e le manovre dovrebbero essere completate entro il marzo 2022. Per legge, le scorie dovranno essere trasportate fuori dalla prefettura, per poi essere smaltite definitivamente entro il 2045.