Conterrebbe più di un milione di tonnellate di metalli il maxi giacimento di terre rare scoperto dal gruppo minerario Lkab nella regione di Kiruna, nell’estremo Nord della Svezia. L’azienda definisce il sito “il più grande deposito conosciuto” di terre rare in Europa.
Si tratta di una scoperta importante, soprattutto in un momento in cui il Vecchio Continente si interroga su come superare la dipendenza in materia di terre rare, in particolare dalla Cina, che è il maggior produttore mondiale.
Questi minerali vengono utilizzati in particolare per fabbricare le batterie dei veicoli elettrici e leturbine eoliche. Rientrano a pieno titolo, dunque, tra le materie prime essenziali per la transizione energetica, anche se in prospettiva il loro uso è destinato a ridursi con la sostituzione con altri materiali meno costosi e più accessibili.
Rimane, tuttavia, da percorrere “molta strada” prima che il sito possa essere messo in funzione, ha avvertito l'amministratore delegato del gruppo pubblico Lkab, Jan Moström. “Prevediamo che ci vorranno diversi anni per studiare il deposito e le condizioni per uno sfruttamento redditizio e sostenibile”, ha detto.
L’avvio dei lavori dipenderà inoltre dalla velocità di ottenimento dei permessi di sfruttamento. La società di estrazione ha precisato che l’esperienza ha dimostrato che ci vorranno probabilmente “tra i 10 e i 15 anni” prima di iniziare lo sfruttamento.