La Russia resterà il maggior esportatore mondiale di risorse energetiche almeno fino al 2040, soddisfacendo il 5% della domanda globale, e tra i più grandi produttori di combustibili fossili. A sostenerlo è il gigante petrolifero britannico BP.
"La Russia rimane il principale esportatore globale di energia primaria e il secondo più grande produttore combinato di petrolio e gas", spiega la società nel suo Energy Outlook 2019. Mosca è il terzo produttore mondiale di petrolio dopo Stati Uniti e Arabia Saudita, e il secondo di gas naturale dopo gli Usa.
Secondo BP, la produzione di energia primaria da parte della Russia nel periodo 2017-2040 aumenterà del 21%, ma la quota del paese nella sua produzione globale scenderà al 9% dal 10%. Al contempo, il consumo domestico di energia aumenterà “soltanto” del 7% entro il 2040. Un tasso di crescita piuttosto lento se paragonato per lo stesso arco temporale ad altre economie emergenti: India (+156%), Brasile (65%) e Cina (28%).