È possibile far partire tutte e tre le riforme, seppur gradualmente, nel corso della legislatura. Ma occorre trovare un bilanciamento più politico che tecnico.
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C’è una parola nella dichiarazione di Giovanni Tria che assume rilievo: è bilanciamento. E lascia intendere che il problema sia di natura prevalentemente politica. In realtà, il ministro dell’Economia sa bene che il nodo è il deficit di bilancio, ovvero il reperimento effettivo delle risorse necessarie a coprire le riforme previste dal programma di governo. E il probabile conseguente duro confronto con Bruxelles, annunciato per settembre dalle scintille di agosto, che non sono certo state delle stelle cadenti. Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato alla Fiera del Levante che “faremo una manovra seria, terremo conti in ordine ma saremo coraggiosi. Reddito cittadinanza e riforma fiscale saranno due pilastri su cui lavoreremo per sagomare una finanziaria che sia anche equa."