Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte appare soddisfatto davanti alle telecamere subito dopo l’incontro con Jean-Claude Juncker, Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. E spiega: posso dire che “rispettiamo gli impegni presi: reddito di cittadinanza e quota 100 si faranno. E sono confermati sia la platea, sia gli importi che saranno erogati ai beneficiari.”
Conte ha, poi, spiegato da dove giungono le risorse per ridurre il rapporto in modo così significativo. Le relazioni tecniche hanno rivelato che i fondi messi in bilancio per realizzare le misure proposte dall’esecutivo erano sovrastimati. Il risparmio è stato quindi utilizzato come strumento di negoziazione. Il risultato del confronto è un nuovo rapporto deficit/Pil pari al 2,04% rispetto al 2,4% messo inizialmente in bilancio.
L'Ue avrebbe, secondo quanto riferito da Conte, giudicato positivamente la proposta italiana. Ma è poi arrivata la doccia gelata. "L'Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi". Con queste parole il commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha commentato l'annuncio da parte del governo italiano di un deficit al 2,04%. "È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti", ha aggiunto Moscovici.