Cinque miliardi di euro in più. Tanto è stato più alto l'anno scorso il debito pubblico che ha raggiunto il 132,2% del Pil. E non smette di crescere.
A febbraio ha anzi toccato un nuovo livello record salendo (di poco) a 2.363,685 miliardi di euro da 2.363,496 di gennaio. Un anno prima, il monte del debito era 2.293,616 mld. Su base annua l'aumento è di 70 mld. Anche il legame con l’estero resta forte. Il debito in mano agli investitori oltreconfine è pari a 702,813 mld (dato di gennaio).
Ma facciamo un passo indietro. L’aumento del debito è in parte spiegato dall’ingresso di alcune società nel perimetro del settore pubblico, per cui il loro debito è parte di quelle pubblico. Si tratta di Concessioni autostradali venete, Rete ferroviaria Italiana, FerrovieNord, Invitalia, Cassa del Trentino, Finanziaria per lo sviluppo della Lombardia, Finanziaria regionale abruzzese, Finpiemonte, Finanziaria regionale Valle d'Aosta, Acquirente Unico e Ricerca sul sistema energetico.