Una vera e propria retromarcia sul tema dei minibot. A farla è il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti che, appena due settimane fa, difendeva i titoli di Stato di piccolo taglio definendoli come una delle "soluzioni possibili" per risolvere il problema dei debiti della Pubblica amministrazione. Ed esprimeva apprezzamento nei confronti del presidente della Commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi, autore della proposta sui minibot.
Poi il clamoroso dietrofront, dettato forse dall'ipotesi di una sua candidatura da parte del governo per un posto di commissario Ue. "C'è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili i minibot? Se si potessero fare, li farebbero tutti", commenta sferzante il sottosegretario.
Borghi da parte sua "incassa" con stile e commenta a Radio Capital: "Poverino, Giorgetti è lì che aspetta una cosa importante come le Olimpiadi e gli rompono le scatole con i minibot. È probabile che poi uno sbotti".