Il monito arriva dal presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, dopo aver firmato la legge sui ‘sostegni bis’, ha accompagnato la promulgazione con una lettera al Parlamento e al governo in cui mette in guardia sull’eccessivo uso di emendamenti con norme fuori tema.
Nella missiva inviata ai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, e al premier Mario Draghi, il Capo dello Stato ricorda le forme costituzionalmente corrette della legiferazione d’urgenza. Tra i punti critici segnalati da Mattarella emerge il ricorso alla prassi del maxiemendamento su cui il governo pone la questione di fiducia.
Per il presidente della Repubblica è necessario “rimuovere questa prassi” e “per quanto riguarda le mie responsabilità, valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti-legge caratterizzati da gravi anomalie che mi venissero sottoposti”.
“Il testo che mi è stato trasmesso - osserva Mattarella - contiene 393 commi aggiuntivi, rispetto ai 479 originari. Tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune che, alla luce del disposto costituzionale e della ricordata giurisprudenza costituzionale, sollevano perplessità in quanto perseguono finalità di sostegno non riconducibili all’esigenza di contrastare l’epidemia e fronteggiare l’emergenza, pur intesa in senso ampio, ovvero appaiono del tutto estranee, per finalità e materia, all’oggetto del provvedimento”.